07/02/2018 | 15:03
Prima squadra

Andrés Ponce: 'Volevano farmi giocare in difesa...'

Intervista ad Andrs Ponce, che racconta della sua vita in Venezuela, i primi calcio e l\'approdo in Europa.

SAL - Giallo, blu, rosso. Sono i colori della bandiera venezuelana. E anche quelle di quella colombiana. Andrs Fabian Ponce Nunez condivide entrambi i tricolori, perch in un Paese ci nato e nellaltro ci sono nati i genitori. Il calcio, una passione condivisa. Il pallone qualcosa che ha sempre appassionato pap Jaime che non ha esitato nellassecondare le volont dellultimo dei tre figli avuti, lunico per nato in Venezuela: Con Pablo Escobar in giro, cera molta preoccupazione su quello che sarebbe potuto succedere. Da qui la volont dei miei genitori di trasferirsi in un ambiente pi tranquillo. E a ben vedere a Maracaibo, che in Italia conosciuta pi per essere un ritornello intonato a capodanno, la vita piuttosto allegra quanto traspare dal motivetto di Lu Colombo: Sapevo di questa canzone. A Maracaibo la gente pi aperta e non cerano difficolt che invece caratterizzavano la vita in Colombia.


I PRIMI CALCI

Allegria, spensieratezza e il calcio. Una passione che inizia allet di nove anni, con i tanti trasferimenti in pullman e i sacrifici che scandiscono la settimana: Avevo tre sessioni nei sette giorni, ma potevo prendere parte solo a uno o due allenamenti. Gli spostamenti costano e non c sempre la possibilit di percorrere il tratto per raggiungere i campi della squadra locale. Le qualit di Andrs per non passano inosservate. Ha la possibilit di andare a giocare nellUnion Atletico Maracaibo, la squadra pi importante della zona. Ora non esiste pi, ma allepoca era nella massima serie. Gli spostamenti sono pi frequenti perch limpegno maggiore. Ma tra le fila di questo club che Ponce si fa notare. E conserva con s il momento della svolta: Prima di un importante torneo che coinvolgeva squadre di tutto il Sudamerica, il mio allenatore mi disse che avrei dovuto giocare in difesa. Mi disse che avevo il fisico per ricoprire quel ruolo. Io mi opposi, dicendogli che avrei voluto giocare davanti. Mi diede la possibilit per la prima partita, con la promessa che se non fossi andato bene avrei dovuto ricoprire il ruolo di difensore. Segnai quattro gol. Lo dice col sorriso, perch fu uno dei momenti pi belli. E poco importa della volta che tornando dallallenamento gli hanno portato via tutto labbigliamento sportivo.


IL PROFESSIONISMO E L'EUROPA

Passano pochi anni e inizia ad essere arruolato nelle nazionali giovanili venezuelane. E proprio in ritiro, arriva unaltra importante chiamata: Ero in albergo con la selezione quando mi chiamarono per firmare il mio primo contratto con il Deportivo Taquira, la squadra pi importante del Venezuela. Ero felicissimo. Quindici anni e una vita che cambia. Perch la scalata calcistica rapida e lapprodo in Europa arriva in fretta. C il Portogallo, come tappa di passaggio prima di essere acquisito dalla Sampdoria, con la quale disputa un campionato Primavera condito da 24 gol in altrettante partite. Unesplosione che lo porta ad esordire anche in prima squadra contro la Juventus. I blucerchiati lo mandano a fare esperienza al Lugano e al Livorno. Avventure che non esaltano le sue capacit, ma che gli danno ulteriori stimoli per migliorarsi: Ora sono qui alla Feralpisal e spero di non commettere gli errori del passato. Voglio farmi trovare pronto e aiutare la squadra. Parole sincere, di chi sa di aver vissuto momenti belli e meno belli. Con la consapevolezza, soprattutto, di chi a 21 anni e ha ancora davanti a s tutta una carriera.


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