20/01/2024 | 09:06
Progetti speciali

FERALPISALÒ, LAV E PALERMO F.C. INSIEME PER ARON

UNA MAGLIA SPECIALE ALL’ASTA PER TUTELARE VITA E DIRITTI DEGLI ANIMALI

La special jersey di questa iniziativa - © Feralpisalò

A distanza. Ma uniti da valori universali. Feralpisalò e Palermo F.C. oggi pomeriggio prima delle rispettive gare di campionato, scenderanno in campo a supporto di LAV.

Dopo il dramma vissuto da Aron, il pit bull bruciato vivo proprio a Palermo e morto pochi giorni dopo, i Rosanero e i Leoni del Garda - primo club in Italia ad aver adottato un cane e a seguire un percorso di sensibilizzazione dedicato ai diritti degli animali - hanno deciso di sostenere la Lega Anti Vivisezione con una raccolta fondi ed un’attività dal forte valore simbolico.


I CAPITANI IN CAMPO CON LE SPECIAL JERSEY 

Nei game-day di oggi, allo stadio Garilli di Piacenza (casa delle gare interne dei verdeblù) e allo stadio Barbera nel capoluogo siciliano, i due capitani dei club scenderanno in campo con una maglia speciale prima delle sfide rispettivamente contro Catanzaro e Modena. La special jersey sarà poi messa all’asta su CharityStars (la nota community a sostegno di cause benefiche) per raccogliere fondi da destinare a tutte le emergenze legate alla salvaguardia della vita e dei diritti degli animali. Nel pre match al Barbera, inoltre, saranno ospitati i volontari di Lav Palermo, da subito in prima linea per il povero Aron. 

Proprio Lav aveva infatti richiesto all’autorità giudiziaria di sottoporre Aron a sequestro preventivo e di poterlo prendere in custodia giudiziaria, facendosi carico di tutte le spese veterinarie e del suo mantenimento. Dopo quasi 4 giorni di agonia, però, Aron si è spento dopo aver lottato con tutte le sue energie. Non ce l’ha fatta, i suoi reni hanno smesso di funzionare e così tutto il resto del corpo. Era sedato, quindi è andato via senza ulteriori sofferenze.   


LA VICENDA DI ARON

Era l’8 gennaio. Il pit bull era stato legato con una catena ad un palo, in una via di Palermo, ed era stato bruciato vivo dal suo stesso proprietario. Ricoverato grazie all’intervento di un passante, aveva riportato ustioni su oltre l’80% del corpo e gravi danni agli organi interni.   

LAV è intervenuta e Aron è stato accudito con attenzione e cura presso la Clinica Zarcone ed è stato assistito e vegliato dai volontari LAV della sede di Palermo. Ma non è bastato.

Non è il primo caso: nelle ultime settimane altre tragedia hanno scosso l’opinione pubblica: il gatto Leone, scuoiato vivo e lasciato agonizzante in strada ad Angri, in Campania. Poi un altro felino, spinto con un calcio in una fontana da una ragazza ad Alberobello, in Puglia. Ma ogni giorno moltissimi animali sono vittime di abusi, maltrattamenti e violenze inflitti per crudeltà, ignoranza o per motivi economici. 


L’IMPEGNO DI LAV

“La nostra denuncia oggi ha un'aggravante in più, perché il maltrattamento ha causato la morte dell’animale. Non si può più continuare ad assistere a gesti così crudeli ed efferati - ha commentato LAV - Oltre ad un’imponente attività di sensibilizzazione, che educhi alla corretta convivenza con gli animali e alla tutela dei loro diritti, c’è bisogno di provvedimenti più efficaci, che siano da deterrente per chi ancora si accanisce sugli esseri viventi. Ringraziamo Feralpisalò e Palermo per la grande sensibilità e per il potente messaggio sociale che il calcio professionistico lancia con questa iniziativa e auspichiamo che dagli stadi di Feralpisalò e di Palermo possa giungere un appello alla commissione Giustizia della Camera dei Deputati la nuova legge contro il maltrattamento sugli animali- ha concluso LAV”.

Per continuare a fare pressione LAV ha lanciato una petizione online, indirizzata ai parlamentari di Camera e Senato e al Ministro della Giustizia Nordio, che ha già raggiunto le oltre centomila firme.

Il 10 febbraio, in occasione della sfida proprio tra Feralpisalò e Palermo per la 24esima giornata di Serie BKT, i due club riproporranno l’iniziativa, questa volta affiancati in campo da Leo, la mascotte dei Leoni del Garda, portabandiera dei valori legati alla convivenza, alla responsabilità e alla tutela dei diritti degli animali. Allo stadio Garilli sarà ospitata una delegazione di Lav Italia per la consegna dell’assegno frutto dell’asta benefica.


LEO, LA PRIMA MASCOTTE DEL CALCIO ITALIANO

Feralpisalò è la prima squadra ad aver adottato un cane, che vive nelle strutture della società. Adottato esattamente 3 anni e mezzo fa, era il 19 luglio 2021, il setter Leo è diventato la prima mascotte del calcio italiano. Componente a tutti gli effetti della famiglia, è subito entrato nei cuori dei giocatori, dello staff e dei tifosi. Ha un canale Instagram dedicato dove racconta la sua nuova vita. 

Leo ha ormai 13 anni, e la salute è labile. Arrivato a Salò con qualche problemino dato dall’anagrafe e all’incuria dei cacciatori, che avrebbero voluto abbatterlo perché non più idoneo al’attività. La clinica di Montichiari (Brescia) a cui era stato affidato per la soppressione ha avuto cuore e professionalità, destinando Leo ad un rifugio locale, le Muse di Rezzato (Brescia). La scelta del cane anziano non è stata casuale, e ha voluto essere un preciso messaggio di inclusione e di responsabilità per la comunità. Leo è rinato, diventando anche cane da pet therapy dedicato ai ragazzi del team Dcps di Feralpisalò, la prima scuola calcio in Italia dedicata a ragazzi con disabilità cognitive. 

Ieri Leo ha sostenuto alcune visite mediche e dovrà assolutamente restare a riposo. Per trovare le forze di partecipare il 10 febbraio alla sfilata in campo dedicata ad Aron e a tutti gli animali maltrattati che non hanno avuto la sua fortuna. 

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